il ruolo simbolico del giardino come spazio spirituale, unico nella percezione umana. Citando Pavel Florenskij, il simbolo è descritto come "una realtà che è più di se stessa". Il giardino simbolico permette di andare oltre l'aspetto fisico, invitando a percepire la presenza dello Spirito e del Logos onnipresente. I seminari menzionati offrono strumenti per vivere il giardino non solo come elemento estetico, ma come luogo di connessione spirituale e cura dei destini umani.
Date
La presentazione esplora il ruolo cruciale della Luce nella pittura occidentale, intesa sia come manifestazione di Dio sia nel suo dialogo con la luce naturale. Nelle opere del Duecento e Trecento italiano, la Luce divina anima figure e oggetti con una luminosità interna. Artisti come Duccio di Buoninsegna, Cimabue, Simone Martini e Giotto esprimono questa concezione, e Giotto introduce gradualmente la luce naturale, in armonia con la Luce divina.
Tra Trecento e Quattrocento, la rappresentazione della luce naturale si evolve, creando un dialogo con la Luce divina e dando vita a dipinti caratterizzati da straordinarie combinazioni di colori e forme. Con il Rinascimento e l'Ars Nova, artisti come Masaccio, Piero della Francesca, Jan Van Eyck e Rogier Van Der Weyden sviluppano una pittura in cui la luce, in entrambe le sue nature, svela la bellezza del creato e del Creatore, generando effetti innovativi come le ombre colorate, simbolo dell'eterna presenza della Luce.